giovedì 4 maggio 2017

ARTE, GENETICA E POLITICA

A PROPOSITO DI RIPRODUZIONE
Le cellule si riproducono e il processo di riproduzione è chiamato DIVISIONE CELLULARE. 
Negli organismi pluricellulari, la divisione cellulare interviene nella riproduzione dell'organismo, ma anche nella crescita o nel rinnovamento dei tessuti.   
La riproduzione di un organismo può essere sessuata (unione di due cellule sessuali denominate gameti, che negli animali sono la cellula  spermatozoo e la cellula uovo) in cui ciascun gamete porta con sé una copia completa delle proprie informazioni genetiche, ovvero il genoma del suo organismo. 
Oppure la riproduzione può essere asessuata,  e in questo caso avviene mediante un solo genitore, che genera figli identici a sé stesso, ed è il caso  degli organismi  procarioti (unicellulari, cellule più piccole che non hanno nucleo, per esempio  i batteri) mentre gli organismi eucarioti, o più complessi (animali, piante, funghi) hanno più cellule grandi e complesse


Le cellule eucariotiche possiedono un nucleo ben definito, che nella riproduzione si divide in due  nuovi nuclei, ciascuno provvisto di una serie completa di cromosomi.  
Le cellule eucariotiche si possono dividere, ovvero riprodurre, in due modi: per mitosi e per meiosi: la prima interviene nelle fasi di accrescimento e rigenerazione, la meiosi, invece, è un evento che riguarda solo i gameti, cioè le cellule sessuate coinvolte nella riproduzione (ovulo e spermatozoo).
 
La riproduzione sessuata delle cellule eucariotiche richiede sempre due eventi: LA MEIOSI E LA FECONDAZIONE. 
La MEIOSI (dal greco meiosis, diminuzione, perchè la cellula si dimezza) serve per dimezzare il numero dei cromosomi di ciascun gamete. Ogni cellula umana ha 46 cromosomi, e la meiosi serve affinchè ciascun gamete, prima della fecondazione, si trovi ad averne 23, in modo che la nuova cellula abbia 23 cromosomi da uno e 23 dall'altro gamete. I GAMETI pertanto sono detti cellule APLOIDI, ovvero hanno solo 23 cromosomi (aploide significa che hanno la metà dei cromosomi). 

La FECONDAZIONE  comporta la fusione dei due nuclei dei GAMETI (di due individui diversi) e porta alla formazione di uno ZIGOTE che possiede un numero di cromosomi DOPPIO rispetto ai GAMETI da cui deriva.
Ogni cellula umana possiede 46 cromosomi doppi,  e ciascuna delle due cellule figlie riceverà 46 cromosomi singoli, con 23 coppie: 22 coppie omologhe e 1 coppia XY o XX). Per approfondire, si legga questo pdf realizzato da David Sadava per il testo di Biologia di Zanichelli.
Il cariotìpo o cariòtipo consiste nella disposizione ordinata, dal più grande al più piccolo, delle immagini relative alle coppie di cromosomi omologhi presenti in un organismo vivente diploide.

A PROPOSITO DELLA SINDROME DI DOWN Nella maggior parte dei casi di Sindrome di Down, avviene un fenomeno di non-disgiunzione, cioè durante la meiosi dei cromosomi della coppia 21 vi è una mancata separazione, da cui l’ovocita (più frequentemente) o lo spermatozoo, sarà portatore di due cromosomi 21 invece di uno: conseguentemente l’ovocita fecondato, e tutte le cellule che andrà a costituire, conterranno una copia aggiuntiva del cromosoma 21; infatti una copia del cromosoma 21 sarà ereditata da un genitore e due copie dall’altro. Questa è la forma più frequente di sindrome di Down, denominata Trisomia 21. L’errore può avvenire durante lo sviluppo dell’embrione.
             
Nel 2017 la bioingegneria produsse in Inghilterra un nuovo fenomeno: la Human Fertilisation and Embryology Authority (HFEA) approvò la procedura tecnologica attraverso la quale si potevano creare bambini con il DNA di  tre genitori, per aiutare le donne affette da mutazione dei mitocondri di avere bambini sani.  I mitocondri sono batteri che si insediano nelle cellule e forniscono energia per produrre i tessuti. Le cellule hanno centinaia di mitocondri che vengono trasferiti esclusivamente dalla madre al figlio. Circa un neonato su 10.000 è affetto da malattia mitocondriale che causa nei bambini il malfunzionamento del cervello, del cuore, dei muscoli e di altri tessuti che richiedono energia. Questa nuova tecnica (MRT, ovvero la Mitochondrial Replacement Theraphy) mirava a prevenire la trasmissione di malattie mitocondriali sostituendo i mitocondri difettosi presenti nell'ovulo della madre con mitocondri sani provenienti da un donatore. Il bambino risultante ereditava l'intero set di 46 cromosomi della madre e del padre - è il DNA che definisce l'aspetto e altre caratteristiche - ma aveva i mitocondri sani della donatrice. 

Il BOM, Birmingham Open Media, in UK,  ha organizzato nel 2017, una mostra con  nuove opere  'viventi' di Gina Czarnecki e Laurie Ramsell che rispondevano agli sviluppi di una ricerca genetica che esplorava  i confini  tra arte e scienza.

Laurie Ramsell, 'Homdanio Birminghamensis' - bacterial cellulose, fish scales, human hair
Photographs by Louise Byng, John Fallon, Simon Parks
Nel 2017 l'artista inglese©(Stourbridge,UK, 1989) aveva lavorato insieme al Dr. Simon Park dell'Università di Surrey e al professor Ferenc Mueller dell'Università di Birmingham ad un progetto che esplorava gli organismi studiati nello sviluppo di nuovi farmaci umani. Il suo lavoro
HOMDANIO B.  (2017) dove la B stava per Birminghamensis, era una scultura fatta di cellulosa batterica (una forte sostanza  modellabile prodotta dai batteri) e dal DNA dell'artista stesso. Prendeva la forma visiva di un embrione di pesce zebrato, conosciuto anche come come  danio rerio, attualmente in fase di studio a causa di una somiglianza presente  tra il  suo codice genetico e quello umano.

Pesce zebrato , ovvero Danio Rerio

Sviluppo del DANIO RERIO Pesce Zebrato,  dall'embrione al pesce 

HEIRLOOM (2016-17) è invece un'opera di collaborazione dell'artista, anch'essa britannica,  Gina Czarnecki  (Immingham, UK, 1964)  https://vimeo.com/ginaczarnecki  con il professor John Hunt dell'Università di Liverpool. Si tratta di un ritratto vivente che utilizza tessuto umano (pelle) coltivato nella saliva delle figlie dell'artista
Gina Czarnecki, Heirloom 2016-17
Il tessuto è stato coltivato su lastre di vetro con i volti delle  bambine, creando ritratti biologici, immersi in un liquido che li nutre e previene  infezioni. Quando le cellule della pelle raggiungono lo spessore di un foglio di carta,  vengono tolte dal vetro,  conservate e visualizzate come veri e propri ritratti. 
Gina Czarnecki, Heirloom ( Bioreattori), 2016-17

CAE è l'acronimo del collettivo Critical Art Ensemble, un gruppo di artisti-attivisti (specializzati nel web e graphic design, video e fotografia, performance e scrittura di testi) formatosi nel 1987 con l'intenzione di esplorare, con sguardo politicamente critico le pratiche economiche della biotecnologia e realizzando i loro  progetti d'arte e scritti teorici.  I loro lavori sono ampiamente documentati nel loro sito http://critical-art.net/
CAE, Radiation Burn, 2010

FLESH MACHINE (1997) Nel 1997 i CAE si sono occupati delle implicazioni eugenetiche nel mercato della tecnologia riproduttiva con il progetto . Il loro lavoro consiste principalmente in un processo di svelamento pubblico delle tattiche sottese al sistema capitalista di intervento nella modellazione genetica dei corpi. Nel luglio 1933 il regime nazista aveva  promulgato la legge per la sterilizzazione forzata di disabili psichici e fisici:La "Legge sulla prevenzione della nascita di persone affette da malattie ereditarie" del 1933 stabiliva la sterilizzazione forzata per le persone affette da patologie psichiche e fisiche quali schizofrenia, epilessia, cecità, sordità e ritardo mentale, oltre che per gli alcolisti cronici. La legge successiva del 1935 su "La salvaguardia della salute ereditaria del popolo tedesco" autorizzava invece l'aborto nel caso in cui anche uno solo dei genitori fosse  affetto da malattie ereditarie.Nonostante le proteste di parte della popolazione e l'opposizione di molti dei parenti, si stima che dal 1933 al 1939 tra le 200mila e le 400mila persone abbiano subito la sterilizzazione forzata. Dal 1939 il programma  eugenetico diventa il programma eutanasia, al quale viene dato il nome convenzionale di "Aktion T4", abbreviazione di "Tiergartenstrasse 4", la strada di Berlino dove era situato l'ufficio centrale che coordinava le azioni di sterminio di tutti i bambini sotto i tre anni affetti da disabilità. 

Nel progetto Flesh Machine (1997-98) i partecipanti potevano sottoporsi ai test di screening dei donatori e potevano informarsi, attraverso un CD,  sulle novità della tecnologia riproduttiva, e l'intenzione degli artisti era di fare trasparire l'intenzione utopica-eugenetica della progettazione dei corpi umani insita nei programmi di assistenza tecnologica alla riproduzione: controlli sui donatori, scelta  dei tratti genetici del nascituro. A coloro che superavano il test di screening dei donatori veniva chiesto di donare il sangue per l'estrazione e la congelazione del DNA, in modo da conoscere le potenzialità genetiche del proprio corpo-merce-donatore: questa implicazione dello spettatore- partecipante alla performance fa già intuire quale fosse, fin dall'esordio,  la strategia operativa artistica del gruppo, che consiste nel coinvolgere operativamente ed emotivamente i partecipanti. 

Si consiglia la lettura di questa interessante intervista ai CAE realizzata da Annamaria Monteverdi per Digicult:  http://digicult.it/it/hacktivism/critical-art-ensemble/

Inoltre, per chi fosse interessato all'argomento,  i CAE pubblicano nel loro sito diversi testi scaricabili e leggibili gratuitamente http://critical-art.net/category/printed-material/

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